Venerdì scorso si è svolto l’incontro online sul tema dell’economia circolare, organizzato dal Pianeta Economia e Lavoro della Galassia Granda dell’Associazione Insieme, guidato da Marco Cerati. Un dibattito allargato oltre i confini della nostra provincia: sono intervenuti infatti diversi esponenti del settore da diverse zone d’Italia, moderati dal Vice Presidente Michele Pianetta.
Roberto Tognetti, architetto di Novara e direttore della “Fondazione Riusiamo l’Italia”, ha parlato di riuso urbano come ecosistema dell’economia circolare; Andrea Cavagna di Bologna è co-fondatore dell’azienda Sfridoo Srl ed ha portato testimonianza di progettualità indirizzate alla circolarizzazione degli scarti industriali e sociali; Davide Maguzzato da Venezia, co-fondatore della piattaforma “Campo Digitale”, ha esposto i sistemi digitalizzati di circolarizzazione a favore del piccolo imprenditore per creare modelli bioregionali di sviluppo, con creazione di sinergie di vendita ed acquisto; e da Miano il direttore di “Italia Circolare”, Paolo Marcesini, ha illustrato l’impatto sociale, economico e formativo in stretta correlazione con il territorio e le filiere produttive. Infine è intervenuto Giandomenico Genta, Presidente della Fondazione CRC, che ha raccontato dei piani di recupero che come Fondazione hanno portato e porteranno avanti in materia, soprattutto riguardo agli edifici urbani.
«Sono stati molteplici gli argomenti affrontati su un tema così attuale e sentito, e se ne dovrà parlare sempre di più, perché questo settore diventerà protagonista per il futuro sviluppo del nostro Paese, probabilmente uno di quelli trainanti» commenta Michele Pianetta «Ad esempio il riciclo della carta, di cui si è parlato nel corso del dibattito: se un decennio fa l’Italia importava carta, ora grazie a questa impostazione ne è esportatrice; è diventata quindi fonte di crescita economica».
Conclude Marco Cerati: «Abbiamo avuto modo di confrontarci con altre realtà che hanno messo in campo azioni concrete in materia di economia circolare e come gruppo, adesso, dobbiamo cercare di trasmettere ed adattare quanto discusso ed appreso nella nostra provincia. Ci proveremo, intraprendendo un coordinamento con gli enti locali e preposti del territorio».